Fedro ha scritto: ↑26/07/2017, 20:45
latriplice ha scritto: ↑26/07/2017, 20:42
Fedro ha scritto: ↑26/07/2017, 20:16
visto che usi il copiaincolla, mettere anche l'autore no?
PS dov'è che dice che lo studio sia una qualificazione?
La sesta realizzazione è una mente focalizzata che è in grado di concentrarsi su un determinato argomento (samadhana).
Questa arte della "focalizzazione" è quindi ciò che intendi per studio? OK, finalmente avrei capito.
Dunque sono ignorante perché a tuo vedere non ci riesco? Sto cercando solo di capire, grazie.
Se di ignoranza si tratta, quello di ignorare di essere l'atman credendosi individuo, si dissolve con l'auto-indagine, il Vedanta.
Puoi facilmente verificare questo fatto attraverso una semplice analisi della tua esperienza. Nonostante gli innumerevoli stati d'animo ed idee che sono sorti e scomparsi nella tua mente, tu sei sempre stato presente e a priori rispetto queste. Se riesci a riconoscerti nella pura consapevolezza che è la tua essenziale natura, scoprirai che non sei mai stato minimamente influenzato dagli oggetti o esperienze apparsi nella tua sfera coscienziale.
E' solo una questione di constatazione dell'ovvio:
Il corpo ha incontrato innumerevoli e differenti oggetti, la mente ha sperimentato innumerevoli e differenti stati d'animo, l'intelletto ha intrattenuto innumerevoli e differenti idee, e l'ego si è appropriato di innumerevoli e differenti oggetti e rivendicato la paternità di innumerevoli e differenti azioni, ma tu, pura consapevolezza (atman), sei sempre rimasto lo stesso silente, stabile e sereno "campo" dell'esistenza nel quale tutti questi fenomeni sono apparsi e scomparsi.
L'idea che l'atman sia uno stato da realizzare è la più tenace malcomprensione presente nel "mondo sprituale" e probabilmente il maggior ostacolo che molti cercatori devono superare per assimilare gli insegnamenti del Vedanta. Tu, consapevolezza (atman) non sei uno stato discreto dell'essere caratterizzato da una particolare sensazione, tono emozionale o comprensione intellettuale. Tu, consapevolezza (atman) sei l'esistenza stessa. Non importa quale esperienza possa accadere, l'estasi derivante dal samadhi o l'irritazione dovuta all'intasamento della fossa biologica, tutto questo è conosciuto perché è illuminato dalla luce della consapevolezza che tu sei.
Pertanto l'auto-realizzazione non è materia di esperienza o nel stabilirsi in qualche elevato o espansivo stato trascendentale, perché tu in quanto pura consapevolezza nel quale l'entità proiettata Fedro appare, sei già illimitato e a destinazione. Piuttosto l'auto-realizzazione è materia di apprezzamento della tua vera natura, comprendendo la differenza tra te (atman) e la persona che sembri essere (jiva).
Molti purtroppo, innanzi lo specchio del Vedanta si rifiutano di apprezzare l'immagine riflessa del Dio che sono e preferiscono indulgere nell'individuo che credono di essere, così perlomeno hanno una storia da raccontare e un diario da scrivere.
Che barba! E che noia.